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Come rifare un impianto elettrico

Se hai bisogno di ristrutturare la tua casa, potresti avere la necessità anche di rifare l’impianto elettrico della tua abitazione. Nello specifico questa operazione deve essere fatta quando in casa è presente un impianto elettrico vecchio, ormai obsoleto, che può rappresentare anche un pericolo. D’altronde ormai le normative sono molto rigide in tema di sicurezza e di risparmio energetico e sono state messe a disposizione delle innovazioni tecnologiche e tecniche che danno la possibilità di avere a disposizione impianti elettrici moderni. Questi ultimi assicurano performance efficienti e sono dotati di strumenti di sicurezza da non sottovalutare.

Cosa prevede il rifacimento dell’impianto elettrico

Per il rifacimento dell’impianto elettrico ti devi necessariamente affidare ad un professionista, come potrebbe essere un elettricista Milano o in un’altra città italiana. Un tecnico esperto ti darà tutti i consigli giusti per sapere cosa bisogna fare per provvedere ad avere un impianto che rispetti le più recenti normative in materia.

Rifare l’impianto elettrico potrebbe comportare degli interventi che potrebbero rivelarsi anche invasivi, ma sono comunque necessari. È opportuno agire rimuovendo i tubi presenti e sostituirli con dei tubi nuovi.

Si devono rimuovere anche il quadro elettrico e le cassette di derivazione. Potrebbe essere poi necessario rompere qualche parete per costruire le nuove tracce. Ecco perché oltre che con un elettricista dovresti consultarti anche con un muratore.

Una volta preparate le nuove tracce, verranno installati i nuovi tubi, viene costruito il vano del quadro elettrico e poi vengono messe in posa le cassette di derivazione. Dopo questa fase si può provvedere a chiudere le tracce e a sistemare anche con opportuni interventi di intonaco e di cartongesso le relative rifiniture.

Che cosa prescrivono le norme sugli impianti elettrici

Il lavoro di rifacimento di un impianto elettrico non può essere lasciato al caso. Infatti le attuali normative prescrivono delle regole ben precise. Per esempio è prevista la realizzazione di linee elettriche che si suddividano in due linee.

Una di queste è dedicata alla cucina e l’altra ai bagni. È un modo per evitare sovraccarichi di energia. Infatti nella cucina troviamo molti elettrodomestici che spesso consumano grandi quantità di energia.

Nel bagno è essenziale che vi sia una linea a parte, per garantire la massima sicurezza ed evitare pericoli, visto che comunque nel bagno è presente anche l’acqua.

In altri casi le normative indicano la predisposizione di una terza linea, che è destinata ai condizionatori. Anche questi apparecchi sono grandi consumatori di energia. Quindi, se non ci fosse una linea interamente dedicata ad essi, il nostro impianto elettrico potrebbe andare in sovraccarico, mettendo a rischio la sicurezza.

Alcuni elettricisti danno anche quello che si potrebbe ritenere un ottimo suggerimento, ovvero suddividere l’impianto elettrico tra la zona giorno e la zona notte. In questa maniera, se abbiamo la necessità di effettuare un intervento di rifacimento soltanto in un locale, nel resto della casa continuerà ad arrivare la corrente elettrica.

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