Curiosità

Come funziona il gioco del Tressette

Sono molto dubbie le origini del gioco del Tressette, alcuni sostengono che abbia origini spagnole, datato intorno al XVII secolo, mentre altre testimonianze attestano che il gioco è nato in Italia, nella città di Napoli. Tra i diversi giochi di carte italiani, il Tressette è uno dei pochi che si presta a diverse varianti.

Il Tressette si può giocare infatti da 2 fino a 4 giocatori (o sino ad 8 in alcune varianti). Le varianti sono molte ma il Tressette classico, quello più diffuso, è il Tressette incrociato a coppie fisse, che si gioca in 2 squadre da 2 elementi. Ma andiamo con ordine e descriviamo come giocare al Tressette.

Tressette Incrociato a coppie

Si gioca con un mazzo di 40 carte (napoletane o piacentine). I giocatori si disporranno in maniera tale che i componenti della stessa squadra si trovino uno davanti l’altro.

Una volta designato il mazziere, si procede a mischiare il mazzo di carte e successivamente al taglio o alzata, da parte del giocatore alla sinistra del mazziere.

A questo punto si procede alla distribuzione delle carte, generalmente si distribuiscono 5 carte alla volta in senso antiorario finché tutti i giocatori non hanno in mano 10 carte. Una volta distribuite le carte ha inizio il gioco da parte del giocatore che succede al mazziere.

Il giocatore ha la possibilità di scegliere con che carta iniziare, tutti gli altri giocatori saranno obbligati a rispondere allo stesso seme (palo) della carta giocata dal giocatore iniziale, se nella mano non dovesse essere presente nessuna carta di quel seme (si ha un piombo) allora i giocatori hanno la possibilità di giocare una carta qualsiasi che tuttavia non potrà mai superare il valore del seme originario, per questo è consigliabile scartare una carta da un punteggio basso.

Il giocatore con la carta più alta del seme di mano (palo) si aggiudicherà la mano e avrà il diritto a giocare per primo nel successivo turno, si procede in questo modo finché non sono state scartate tutte le carte della mano, a questo punto si procede con il calcolo del punteggio per poi ripartire con una successiva partita.

Il gioco sarà completamente concluso quando una delle due squadre sommando i punteggi di tutte le partite avrà raggiunto un totale che varia da regione a regione (21 punti oppure 31 oppure 41), ciò implica che il gioco termina nel momento in cui una squadra raggiunge tale punteggio anche se non è ancora terminata la mano in corso.

Spizzichino

Un’ulteriore variante di questo gioco è lo Spizzichino. In questo caso si gioca in due, uno contro uno, si procede sempre alla distribuzione di 10 carte per ogni giocatore lasciandone quindi 20 nel mazzo. Dopo il termine di ciascuna mano (che termina nel momento in cui avviene la presa) ciascuno dei giocatori pesca una carta (il giocatore che ha vinto la mano pesca la prima, l’altro giocatore pescherà la seconda). La peculiarità è che i giocatori si mostrano le carte che pescano e successivamente le aggiungono al mazzo.

Anche in questo caso il gioco termina nel momento in cui uno dei due giocatori raggiunge il punteggio prefissato, anche se la mano o la partita non sono conclusi.

Il punteggio

Il calcolo del punteggio è estremamente semplice. Ad ogni carta è attribuito un valore:

  • Asso = un punto
  • Tre – Due – Re – Cavallo – Fante = 0,5 punti
  • Tutte le altre carte valgono 0 punti

Occorre però prestare attenzione al fatto che l’asso è, ai fini del punteggio, la carta di maggior valore, ma che, ai fini della presa, il tre e il due valgono più dell’asso, di conseguenza avremo questa situazione per quanto riguarda la presa della mano:

  • Tre
  • Due
  • Asso
  • Re
  • Cavallo
  • Fante
  • Il resto delle carte in base al loro valore decrescente, quindi 7 > 6 > 5 > 4

Al termine della partita si calcola il punteggio in base alle carte che si è riusciti a prendere, la squadra (o il singolo giocatore in caso dello spizzico) che si sia aggiudicato l’ultima mano guadagna un punto extra.

La somma dei punti viene sempre arrotondata per difetto. Se, ad esempio, un giocatore avesse totalizzato 7 punti + 1/3 di punto il suo punteggio sarebbe di 7 punti. Il totale dei punti di una partita è pari a 11.

Accuso

Una variante prevede anche il cosiddetto “accuso”, ovvero la possibilità di ottenere punti aggiuntivi, quindi oltre gli 11 che è possibile ottenere durante la partita. Ciò è possibile se si ha una certa combinazione di carte in mano:

  • Bongioco (o buon gioco) ovvero un tris di assi, di due oppure di tre. Il palo del carico che manca viene chiamato “fagliante”. Questa combinazione vale tre punti; nel caso di quattro carte uguali il bongioco vale quattro punti.
  • Napoli (o napoletana) ovvero la combinazione di asso, due e tre dello stesso seme, e vale tre punti.

Nel gioco è consentita un’accusa multipla, ossia la dichiarazione contemporanea di più bongiochi o napoli. I punti del Bongioco o della Napoli vengono poi sommati ai punti delle carte che si riescono a raccogliere durante l’intera partita.

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