Come posizionare il proprio sito web sui motori di ricerca

Il mondo di Internet può essere una grande opportunità per ogni tipo di azienda o attività. Solo che stare sul web non basta per raggiungere il successo nel proprio business. Infatti, ormai quasi tutte le persone hanno a disposizione pc, smartphone e tablet. Con questi device, sono in cerca di consigli, prodotti e servizi. Per rispondere ai loro bisogni, ogni imprenditore dovrebbe curare la visibilità del proprio sito. Seguiteci e a fine articolo, avrà certamente il quadro più chiaro sul tema.

Per raggiungere utenti e potenziali clienti, il sito web deve trovarsi nei risultati dei vari motori di ricerca. In primis sul gigante della Silicon Valley, Google. Farsi trovare è dunque fondamentale per generare contatti o fidelizzare i clienti che conoscono già il nostro brand. Per fare questo si parla di posizionare il sito web sui motori di ricerca, meglio se nella prima pagina. Andare oltre significa decretare la fine di ogni strategia di comunicazione e marketing.

Non è possibile improvvisarsi nel migliorare il posizionamento Google. In caso di difficoltà, meglio allora rivolgersi a persone esperte magari ad una web agency. Affidarsi al loro aiuto concreto, risulta salvifico per privati o professionisti con il desiderio di crescere il fatturato e superare la dura concorrenza. Specie in tempi di crisi economica e pandemia da Covid-19. Investire per implementare la strategia di marketing, è qualcosa da fare per essere lungimiranti.

Per posizionare il proprio sito web sui motori di ricerca, si può ricorrere a campagne marketing organiche o a pagamento. Parliamo prima delle seconde. I primi 4 risultati che appaiono su Google sono annunci inseriti dalle aziende. Attraverso un sistema di parole chiave e un congruo budget cost-per-clic, potrete fare pubblicità e promozione al vostro business. Digitando la keyword associata al vostro sito, ogni utente vi vedrà subito e sarà invogliato a cliccare sulla pagina sponsorizzata.  Questo strumento si chiama SEM e aiuta molto nel proporvi ad un target specifico. Anche attraverso il remarketing, particolarmente adatto per chi possiede un e-commerce.

È il momento di affrontare il tema ottimizzazione SEO. Cioè le campagne organiche per arrivare primi sui motori di ricerca.  Google redige una classifica dei siti sempre in base alle keywords, tenendo conto di vari fattori. Per esempio l’autorevolezza. Ciò indica quante volte un’altra pagina, di solito più famosa e conosciuta, parla di noi o mette i link del nostro sito. In secondo luogo, viene favorito chi usa il protocollo https. In più, un sito con call to action, gerarchie chiare al suo interno e un profilo Google My Business avrà delle frecce in più.

In generale, i contenuti del sito devono essere curati e di qualità. Che si tratta di testo, immagini o video. Inoltre, la pagina web deve essere responsive e veloce, per non rendere negativa la user experience. Questo sempre per scalare posizioni del ranking stilato da Google. Può essere utile anche creare un blog, una newsletter oltre ai canali social. Insomma, dovete puntare sulla riconoscibilità e distinguervi dai mille competitors che affollano la rete. Con tanta creatività e voglia di rischiare per realizzare i vostri obiettivi.

Per fare tutto questo, come accennavamo, vanno ingaggiati solo professionisti. Se avete una piccola o media impresa o un business più consolidato, vale la pena pensarci bene e buttarsi sul treno dell’innovazione e digitalizzazione. Non comprerete un servizio a scatola chiusa ma lavorerete fianco a fianco, senza rinunciare alle vostre idee.

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