Salute

Come prepararsi al parto: ecco alcuni consigli da seguire

La gravidanza è un periodo emozionante ma sicuramente è fondamentale cercare di viverlo al meglio, in quanto richiede anche uno sforzo fisico e mentale al momento del parto.

Durante la gravidanza, spesso ci sono molti dubbi che preoccupano le future mamme che possono riguardare sia la gestione e la preparazione della borsa, le modalità del parto naturale o indotto, la preoccupazione del dolore e i segnali del travaglio.

Prepararsi al travaglio non è affatto semplice specialmente se si innesca anche un momento di paura e ansia che indicano l’arrivo del momento tanto atteso. Ma come prepararsi al meglio a questo evento speciale nel modo più sereno possibile?

Ecco alcuni consigli che ogni futura mamma dovrebbe conoscere.

La borsa da portare in ospedale

Prima di entrare in travaglio sarebbe consigliato tenere pronta la borsa da portare in ospedale, anche perchè quando arriva il momento non c’è tempo sufficiente per aspettare ma bisogna correre il più veloce possibile!

La borsa da parto deve contenere le cose essenziali per la mamma e per il neonato, come ad esempio i documenti, referti ed esami della gravidanza, biancheria intima e prodotti per l’igiene personale, una camicia o vestaglia da notte e delle pantofole.

Per il bambino invece occorre mettere tutti i vestiti, body, bavaglini, copertine, oppure informarsi presso la struttura cosa portare e cosa mettono loro a disposizione.

Frequentare i corsi preparto

I corsi preparto sono importantissimi per prepararsi all’arrivo del bambini, questi corsi negli ultimi anni hanno assunto un ruolo fondamentale nell’accompagnamento della madre e del padre, tant’è che anche e-commerce per bambini come spio.it han deciso di promuovere i corsi pre-parto consci dell’enorme importanza di questo percorso nei neo-genitori.

Il corso preparto o il corso di preparazione al parto, è un’ottima soluzione per sentirsi pronte e sicure durante il travaglio. I corsi preparto vengono consigliati a qualsiasi donna incinta, e vengono tenuti da professionisti che spiegano in che modo avviene il parto, quali tipi di modalità di parto esistono (cesareo, naturale, indotto), e consigli su come gestire il neonato nei primi giorni di vita. Durante il corso si svolgono non solo lezioni teoriche ma anche esercizi di preparazione, come le tecniche di respirazione e controllo del corpo, per facilitare una maggiore tranquillità a livello mentale ma anche fisico.

Tipo di parto: naturale, indotto o cesareo

Solitamente tante donne consigliano quale sia secondo la loro esperienza, il tipo di parto da scegliere. Ma in realtà le modalità di parto più consona a voi, in realtà è quella di seguire solo i consigli del proprio medico, che conosce realmente il vostro stato di salute.

Per chi si imbatte nella scelta del parto naturale, il travaglio ha un processo naturale, pertanto si tratta di un parto vaginale spontaneo che viene seguito in tutte le fasi dalle ostetriche ascoltando le esigenze della partoriente. Solitamente il parto naturale è quello preferito e più comune a tutte, a meno che non si tratta di un parto a rischio. Inoltre il parto naturale avviene sia con l’epidurale che senza anestesia e i tempi di ripresa sono molti più brevi rispetto al cesareo.

Il parto cesareo invece viene scelto da chi tende ad avere paura del dolore, programmandolo con esattezza. Si tratta di un’operazione chirurgica che costringe la partoriente a rimanere a letto con la flebo e catetere, ciò comporta successivamente ad avere dolori nella fase successiva e non durante il travaglio. Infatti i tempi di ripresa sono molto più lunghi rispetto a quello spontaneo. In alcuni ospedali o strutture invece è possibile eseguire anche il parto in acqua, pertanto consigliamo di informarsi prima.

Come gestire le paure e riconoscere il momento del parto

Per quanto una futura mamma possa pensare che il parto sia doloroso, è importante imparare a saper gestire le paure legate al dolore del parto o di non essere in grado di sopportarlo nella maniera più adeguata.

Le contrazioni sono uno dei segnali che indicano che il travaglio sta cominciando, ma bisogna imparare a distinguere le normali contrazioni da quelle preparatorie. Durante il travaglio, le contrazioni sono sempre più frequenti e hanno una durata dai 30 ai 60 secondi, aumentando man mano anche il dolore che diventa sempre più persistente e insopportabile.

Bisogna però ricordare che durante il parto non si è sole, oltre ad avere la presenza di un compagno, marito, mamma o amica, saranno presenti dei professionisti che ti guideranno e aiuteranno a mantenere l’ambiente sereno e a saperti consigliare come gestire o assumere le posizioni per ridurre quanto meno la sofferenza.

Alcune donne hanno provato e ritenuto utile che ascoltare la musica in questo momento aiuta a rilassarsi e a distrarsi dal dolore.

Cosa fare dopo il parto

Sulla via del ritorno verso casa, ovviamente è indispensabile avere la navetta e l’ovetto per assicurare la massima sicurezza e comfort per il bambino. Inoltre una volta giunti a casa, tutta l’attrezzatura come il passeggino dovrà essere pronto, così come per la biancheria, accessori, abbigliamento vario, copertine e tenere le minime cose indispensabili sempre vicine e pronte all’uso per facilitare la presa nei momenti di difficoltà.

Pertanto vogliamo ricordare che qualsiasi neomamma deve e può contare sull’aiuto della propria famiglia o altri cari almeno nei primi momenti di vita del piccolo.

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