Curiosità
Come si fa una mappa concettuale
Cos’è una mappa concettuale, e come si fa per realizzarne una efficace? Ecco la guida per prendere confidenza con questo efficace e schematico metodo di studio.
Le mappe concettuali sono uno strumento utile per organizzare le idee, a scuola così come nel mondo del lavoro. Trattandosi infatti della rappresentazione grafica delle relazioni che legano più concetti, permettono da un lato di utilizzare la memoria visiva, sfruttando al contempo la possibilità di scindere gli argomenti, semplificandone così la comprensione.
Che siate dunque studenti in piena sessione d’esame, o che per qualsiasi altro motivo vi troviate nella situazione di dover preparare un testo scritto o un discorso su un determinato argomento, avvalervi di una o più mappe potrebbe davvero semplificarvi la vita, oltre a consentirvi di fissare i concetti nella mente per un periodo di tempo molto lungo. Vediamo come fare.
Struttura di una mappa concettuale
La mappa concettuale, come abbiamo già detto, è un diagramma che contiene concetti collegati tra loro da nessi logici. Il principio cognitivo alla base di questo metodo è di tipo costruttivista, secondo il quale ciascuno, all’interno di un contesto, è il personale autore del proprio percorso conoscitivo. Pensandoci bene, personalizzare lo studio e cucirsi addosso un metodo individualizzato è probabilmente il modo più efficace per ottenere un apprendimento e un’esposizione di qualità.
Gli elementi essenziali di una mappa sono i seguenti:
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I nodi concettuali. Sono appunto i concetti, gli argomenti, le idee chiave dell’argomento trattato. Per aiutarvi, potete già sottolinearli nel momento in cui partite dalla lettura di un libro di testo, di un articolo o di qualsiasi altra fonte.
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Le relazioni associative. Sono i nessi logici che legano i vari concetti, raffigurati sotto forma di frecce orientate che possono essere accompagnate o meno da etichette molto sintetiche, utili per indicare il tipo di relazione che intercorre tra un concetto e l’altro.
Come realizzare una mappa concettuale
Se il tempo scarseggia, potete anche sfruttare mappe già preparate e pronte all’uso: vi sarà sufficiente fare una ricerca su Internet, o domandarne qualcuna a un compagno di studi. Ma la soluzione ideale resta che siate voi in prima persona a mettervi all’opera e creare le vostre personalissime mappe concettuali, in modo che possiate fissare al meglio i concetti nella mente e consolidare nel tempo un valido metodo da sfoderare ogni volta che ne avrete bisogno.
Procedete in questo modo:
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Individuate l’argomento principale, ovvero il concetto cardine dal quale si susseguiranno poi tutti gli altri. Scrivetelo in modo chiaro e visibile in cima al foglio.
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Stabilite una vostra personale legenda, scegliendo magari delle forme geometriche particolari in cui racchiudere argomenti appartenenti alla stessa famiglia, o colori definiti per differenziarli. Se manterrete sempre gli stessi criteri, in futuro potrete consultare mappe realizzate precedentemente senza perdere tempo prezioso per interpretarle.
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Siate concisi: una mappa concettuale è per definizione uno schema, non un riassunto, per questo motivo dovete concentrarvi soprattutto sui concetti base e le parole chiave. La mappa potrà essere poi un punto di partenza per strutturare in seguito un riassunto più elaborato o un discorso fluente, orale o scritto.
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Qualora siate poi particolarmente tecnologici, mollate carta e penna e passate al pc. Esistono infatti numerosi programmi e siti che permettono la creazione digitale di mappe concettuali: Mindomo, Cmap Tools, MindMeister, XMind e WiseMapping sono i principali. Oltre alla possibilità di creare mappe, alcuni di essi consentono anche di condividerle con compagni di classe e colleghi o addirittura di invitare direttamente altre persone a contribuire attivamente alla realizzazione della mappa.