Curiosità

Come smaltire carta e cartone: quali processi?

La carta ed il cartone sono materiali riciclabili che possono essere recuperati per produrre altra carta o riutilizzati per altri fini. Il riciclo carta da macero è un processo che riduce i costi di produzione per le aziende e garantisce un minore impatto ambientale ed energetico, senza la necessità di abbattere altri alberi. Il disboscamento è infatti una delle principali cause delle frane e degli smottamenti che si verificano, soprattutto in inverno.

Lo smaltimento richiede però processi meticolosi che vanno rispettati per ottenere un prodotto efficiente e riutilizzabile sul mercato. Nei seguenti paragrafi analizziamo come smaltire carta e cartone e quali sono i principali processi.

Le fasi del processo di smaltimento di carta e cartone

Il riciclo della carta e del cartone segue le seguenti fasi:

  • raccolta e stoccaggio generalmente organizzati dalle amministrazioni locali che devono monitorare la corretta differenziazione dei rifiuti;
  • selezione del contenuto stoccato per separare la carta da materiali impuri come metalli, plastica, spaghi ecc. Successivamente si procede ad un’altra selezione della carta da macero, in base al valore economico e prestazionale. Il primo processo avviene in maniera meccanica, mentre nel secondo processo intervengono operatori umani che dividono la carta che scorre su un nastro per tipologia ed eliminano eventuali materiali non idonei;
  • pressatura e legatura della carta per realizzare delle balle da caricare e trasportare nelle cartiere.

Queste sono le fasi preliminari, dopodiché si passa al vero e proprio processo di riciclo suddiviso nelle seguenti fasi:

  • sminuzzamento delle balle di carta nelle cartiere;
  • sbiancamento della carta per eliminare gli eventuali inchiostri presenti;
  • riduzione in poltiglia della carta alla quale viene aggiunta dell’acqua calda;
  • affinamento che prevede l’eliminazione definitiva di scorie e impurità;
  • aggiunta di cellulosa vergine che può variare in quantità ed in qualità, a seconda della destinazione d’uso della carta riciclata.

A questo punto, la cellulosa presente nella carta da riciclo torna ad essere una materia prima e può rientrare in un nuovo ciclo di produzione. In questa fase viene utilizzata la macchina continua, un macchinario specifico preposto a stendere, disidratare e pressare l’impasto sotto degli appositi rulli e ad avvolgere le carte in bobine destinate alle cartotecniche. Infine, c’è il processo definitivo di trasformazione della carta in fogli, imballaggi e prodotti finali.

In Italia il 64% della carta viene riciclato, il 22% viene bruciato nei caminetti o finisce nella discarica ed il 14% viene bruciato per produrre energia. Il riciclaggio risulta comunque il processo più gettonato per il corretto smaltimento della carta.

Quanto costa smaltire la carta?

La carta riciclata non garantisce un quantitativo di carta nuova di pari peso e quindi necessita comunque dell’aggiunta di una certa percentuale di cellulosa fresca che proviene dagli alberi. Non è possibile stabilire con esattezza quanto costa lo smaltimento della carta poiché subentrano diverse variabili come la qualità e la quantità della carta, la destinazione d’uso, i costi energetici e i costi di inquinamento

Tuttavia è opportuno sottolineare che il costo della materia prima riciclata è più contenuto rispetto ad altri materiali, gli scarti possono essere utilizzati anche come combustibile necessario per il processo di fabbricazione ed inoltre la produzione risulta meno inquinante. Il riciclaggio produce una minore quantità di rifiuti da trattare, quindi si abbassano i costi di stoccaggio e c’è maggiore spazio a disposizione per lo stoccaggio. La cellulosa utilizzata durante il processo di riciclo della carta proviene da alberi piantati nei vivai destinati alla coltivazione programmata, quindi non c’è alcun impatto ambientale. Di volta in volta, gli alberi vengono tagliati e ripiantati senza disboscamenti o sradicamenti di alberi dal loro habitat naturale.

Altri utilizzi della carta riciclata

Quando la carta subisce diversi processi di riciclaggio e non può più essere trasformata in una carta commerciabile, viene utilizzata come combustibile per produrre energia. La degradazione chimica della carta può produrre sostanze di uso industriale, come ad esempio il metanolo. Se la carta non è inchiostrata, in seguito ad un processo di degradazione aerobica con altri materiali di origine animale o vegetale, può trasformarsi in fertilizzante da usare in agricoltura. In conclusione, il riciclaggio della carta assicura almeno tre importanti vantaggi: un minor impatto ambientale accompagnato da una maggiore tutela per l’ambiente circostante, minori costi per lo smaltimento e minori costi per la produzione.

Quali materiali non sono riciclabili?

Bisogna fare attenzione alla carta che si ricicla poiché non tutti i materiali sono riciclabili. Tra questi ad esempio rientrano:

  • i materiali privi di cellulosa;
  • carte sintetiche;
  • contenitori di prodotti chimici o pericolosi;
  • carte fotografiche;
  • ogni tipologia di carta o cartone sporca (fustini del detersivo, carta plastificata, carta unta, fazzoletti usati, tovaglioli sporchi di cibo, ecc.).

Aziende come GV Macero, che opera nel settore da ormai 2 generazioni, garantiscono lo smaltimento ed il riciclo di carta e cartone, la distruzione di documenti ed il ritiro personalizzato dei rifiuti nel pieno rispetto della normativa vigente e in perfetto stile “eco-friendly”, mettendo sempre al primo posto la tutela dell’ambiente circostante.

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