Salute
Metoclopramide, per cosa si usa e quali sono i suoi effetti
Il metoclopramide, commercializzato in Italia da Salf, è un farmaco usato per trattare alcune condizioni dello stomaco e dell’intestino: il suo utilizzo principale è come trattamento a breve termine (per un periodo di tempo da 4 a 12 settimane) contro il bruciore di stomaco persistente, specialmente quando i principali farmaci da banco non funzionano sufficientemente bene per poter ridare al paziente il giusto benessere.
Questo medicinale è infatti particolarmente efficace per poter lenire il bruciore di stomaco che si verifica tradizionalmente dopo un pasto o anche lontani dai pasti, e può altresì può diminuire gli effetti pregiudizievoli che possono essere determinati dall’acido gastrico all’esofago, aiutando la guarigione post-patologica.
Tra gli altri utilizzi del metoclopramide c’è anche quello sui pazienti diabetici che hanno difficoltà nello svuotare completamente lo stomaco (gastroparesi), riducendo i sintomi di nausea, vomito e sensazione di pienezza addominale, intervenendo direttamente sulla dopamina.
Per quanto concerne i principali benefici derivanti dall’uso di questo principio attivo, ricordiamo anche che uno dei vantaggi è quello di poter essere fruito, nella maggior parte dei casi, senza effetti collaterali.
In una minoranza di pazienti possono tuttavia verificarsi condizioni di sonnolenza, vertigini, stanchezza, disturbi del sonno, agitazione, mal di testa e diarrea. Naturalmente, se uno qualsiasi di questi effetti compaiono, persistono o peggiorano, è bene informare immediatamente il proprio medico o il farmacista. Sono invece molto rare le reazioni allergiche.
Come per ogni medicinale, è comunque consigliabile – prima di assumere metoclopramide – informare il proprio medico di tutte le proprie allergie e tutti i medicinali che si stanno assumendo o si ha recentemente avuto l’abitudine di assumere, al fine di valutarie potenziali interazioni.
Ricordiamo infatti che le interazioni farmacologiche – comuni a tutti i medicinali – possono modificare il funzionamento dei farmaci o aumentare il rischio di effetti collaterali. Ecco perché è bene condividere con il medico, prima di assumere ogni farmaco, la lista di tutti i prodotti che si è soliti usare, compresi i farmaci da prescrizione e quelli non prescritti, e i prodotti a base di erbe e gli integratori, e non iniziare, interrompere o modificare il dosaggio di qualsiasi medicinale senza prima aver ottenuto l’approvazione del medico.
Alcuni prodotti che possono interagire con questo medicinale includono i farmaci antipsicotici (come aripiprazolo, aloperidolo), gli agonisti della dopamina (come cabergoline, pergolide, ropinirole), e ancora fosfomicina, pramlintide, fenotiazine (come promethazine, proclorperazine), rivastigmine. Il metoclopramide può infatti influenzare l’assorbimento di alcuni farmaci: parlate chiaramente con il vostro medico o con il farmacista per valutare se uno qualsiasi dei farmaci che si sta assumendo può essere influenzato dalla contemporanea fruizione di metoclopramide.
Ricordiamo infine che, sebbene gli effetti sgraditi siano fortemente contenuti, a volte questo farmaco in alcuni pazienti può causare vertigini o sonnolenza, soprattutto se utilizzato in prossimità del consumo di alcol. Dunque, non guidate o usate macchinari se prima non siete sicuri che su di voi il medicinale non apporta conseguenze nocive, e limitate sempre l’uso delle bevande alcoliche.