Salute

Stanchezza e debolezza: cosa possono indicare

Ci sono dei periodi in cui le nostre energie non sono sufficienti per portare a termine tutto quello che avevamo programmato di fare durante la giornata. Ci sono addirittura dei giorni in cui non vorremmo mai alzarci dal letto e le ore di riposo non sembrano mai sufficienti. Allora cerchiamo di capire quale sia l’origine di questa nostra stanchezza, debolezza, astenia ma spesso le analisi del sangue non denunciano particolari carenze.

Cause della stanchezza

Una delle cause più frequenti della stanchezza è l’anemia, cioè la carenza di ferro. La stanchezza può anche affondare le sue radici in una disfunzione della tiroide come l’ipotiroidismo che porta ad avere bassi livelli di tiroxina nell’organismo e di conseguenza a essere stanchi.

Se alla stanchezza è associato un calo di peso importante e si presentano altri disturbi quali anemia e diarrea è possibile che il problema sia la celiachia (infiammazione dell’intestino tenue causata dall’assunzione di glutine). Se la stanchezza è associata alla sete e alla perdita di peso la causa potrebbe essere il diabete, patologia cronica che porta ad un eccesso di glucosio nel sangue. Anche la mononucleosi, una patologia di origine virale, ha come sintomo principale la stanchezza che si protrae per diversi mesi associata a febbre, mal di gola e ingrossamento ghiandolare.

Origini psicologiche

Disturbi d’ansia e depressione posso facilmente dare origine a una sensazione persistente di stanchezza e assenza di energia non giustificata da uno sforzo fisico precedente. L’ansia pone il corpo in uno stato continuo di allarme e paura che porta a una prostrazione fisica.

Ovviamente in casi come questo non è utile concentrarsi sul sintomo, la stanchezza, ma è necessario agire sulla causa per esempio con il training autogeno in grado di portare al soggetto la consapevolezza del proprio corpo nel momento presente e di tenerlo ancorato al qui e ora. Anche i forti traumi emotivi possono dare origine a un persistente stato di stanchezza e in questo caso la soluzione è una terapia psicologica che aiuti a elaborare l’evento.

Stanchezza cronica

Se la stanchezza dura più di 6 mesi e gli esami diagnostici non hanno portato a scoprire altre patologie si può parlare di stanchezza cronica o encefalomielite mialgica. Sull’origine di questa patologia, di cui soffre circa l’1% della popolazione ci sono diverse ipotesi.

Si è pensato a una origine autoimmune, a una infiammazione del sistema nervoso e anche a una infiltrazione di batteri attraverso le pareti dell’intestino. Anche diagnosticare questa patologia è molto difficile perché non esiste un vero e proprio test se non l’analisi dei sintomi e l’esclusione di altre patologie.

Cosa fare

La prima cosa da fare in caso di stanchezza è rivolgersi a un medico che di sicuro prescriverà un esame del sangue e in particolare un emocromo che analizzerà la distribuzione dei globuli rossi. Il parametro RDW che indica dimensione e distribuzione dei globuli rossi è un importantissimo indicatore dello stato di salute. Un rdw basso potrebbe essere la spia di condizioni di microcitosi o anemia che dovrebbero essere approfondite.

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